venerdì 22 marzo 2013

Si impara andando in bicicletta

Il nostro poeta del gruppo lascia un commento nel post precedente che ho deciso di pubblicare come post, perché raccontare la bici non è facile, ci sei tu, la bici e la strada.

Il Biff scrive: 

Si impara che puoi uscire di casa inkazzato, nervoso, pensieroso ma poi mettendo i piedi sui pedali e guardando avanti puoi vedere i colli, le montagne e sentire Bono nell'ipod che ti dice che è ora ti andare (And you know it's time to go Through the sleet and driving snow) tra il nevischio...
Si impara l'umiltà: ti devi abbassare e spingere e per quanto tu sia arrogante solo il sacrificio ti farà avere soddisfazioni.
Si impara la pazienza: non devi strafare per non bruciarti subito.
Si impara la semplicità e la gioia che ti può dare l'arrivo in cima con le tue sole forze.
Si impara l'importanza del merito: non puoi fare il furbetto, non conta avere santi in Paradiso vince chi è più forte e più allenato il resto sono chiacchiere.
Si impara l'onestà: puoi fingere di essere in forma con gli amici o con te stesso ma quando la strada inizia a salire o ne hai o non ne hai e non hai scorciatoie al massimo puoi cercare l'aiuto del gruppo sfruttare la forza di chi fatica con te.
Si imparano tante cose con una semplice pedalata il secondo giorno di primavera.


2 commenti:

  1. Gran bel racconto, servono queste cose per far tornare la voglia di bici dopo il letargo invernale...sperando che il tempo migliori!!

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  2. Articolo molto bello ma che purtroppo comprende una clamorosa falsità:non ero io che leggevo il Manifesto ma il Bif che leggeva il Giornale(di proprietà della famiglia Berlusconi)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!INCREDIBILE

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