Le svariate facce del ciclismo made drink-bike team. Tra Neofiti che tentano l'indianata con tanto di camel-back, tra Pro che tentano la scalata dal versante classico per battere il record e a chi sfida la montagna dall'insidioso versante di Possagno. Tre racconti diversi con l'unico scopo: conquistare la vetta Cima Grappa.
26 Agosto 2012: l'indianata sul Grappa (resoconto del Pisu)
Si presentano ai blocchi di partenza ore 8.15 presso la chiesa di Romano d'Ezzelino: Tuzze, con bici Morello ex-Topo, senza borracce, zainetto in spalla con camel-back da 1,5 litri, maglia rosa marchiata Lotto, allenamento in bici da corsa quasi nullo, però va sempre a lavoro in bici e sta preparando una maratona, quindi fiato ne ha; il sottoscritto, con bici Giant detta "Carbonero" per il carbon-look, doppia borraccia, maglia rosa marchiata Lotto, sulle gambe poco più di 200 km da quando sono tornato dal viaggio.
Si presentano ai blocchi di partenza ore 8.15 presso la chiesa di Romano d'Ezzelino: Tuzze, con bici Morello ex-Topo, senza borracce, zainetto in spalla con camel-back da 1,5 litri, maglia rosa marchiata Lotto, allenamento in bici da corsa quasi nullo, però va sempre a lavoro in bici e sta preparando una maratona, quindi fiato ne ha; il sottoscritto, con bici Giant detta "Carbonero" per il carbon-look, doppia borraccia, maglia rosa marchiata Lotto, sulle gambe poco più di 200 km da quando sono tornato dal viaggio.
Partiamo alle 8.25 e la temperatura è già elevata, probabilmente abbiamo beccato una delle giornate più calde del secolo...Saliamo con rapporto agile, sapendo che i primi km sono quelli con pendenze più impegnative, come da accordi teniamo andatura cicloturistica, stiamo sempre assieme e ci diamo il cambio ogni km. Dal km 10 Tuzze inizia a soffrire causa crisi di fame in arrivo, e infatti al km 12 dobbiamo fare la prima pausa per mangiare. Ripartiamo subito tenendo lo stesso ritmo, il sole picchia fisso e infatti sudiamo entrambi come il Wolf dei tempi peggiori (un'estate a Spina lo chiamavano "Ghiandola") e, come scoprirò più avanti, Tuzze per compensare beve come un cammello. Dopo altri 10 km serve un'altra breve pausa perchè Tuzze ha il battito oltre soglia e deve recuperare, sfavorito anche dai rapporti meno agili della Morello. Nel frattempo arriva la telefonata di Wolf che si preoccupa delle ns condizioni, insulta Tuzze per lo zainetto, confessa di aver mangiato già 20 tramezzini e ci dà il giusto incitamento per gli ultimi km. Si riparte, scopro che Tuzze si è già fumato tutto il litro e mezzo di acqua che aveva sulle spalle, e come novelli Coppi e Bartali gli passo in corsa la mia seconda borraccia che è ancora piena. Tengo la testa del gruppo senza più cambi e a un paio di km dalla vetta mi accorgo che quello che ho in scia non è Tuzze... ma un altro ciclista! Mi giro ma non lo vedo più, preoccupato dalla presenza di un avvoltoio che volteggia poco distante decido di tornare indietro. Lo trovo fermo a bordo strada ma in buone condizioni. Ripartiamo, stavolta salgo senza aspettarlo e arrivo al rifugio con tempo finale di 3 h e 4 min. Tuzze mi raggiunge circa 5 minuti dopo. Soddisfazione notevole, foto di rito, ci rifocilliamo e torniamo giù.
I Neofiti Pisu e Tuzze a Cima Grappa |
08 Settembre 2012: a caccia del record (resoconto del Presidente Fede)
Nella vita è fondamentale fissarci degli obiettivi, a volte si ha successo, a volte sono irraggiungibili, altre volte li sentiamo a portata di mano ma per poco ci sfuggono e non riusciamo a portarli a termine e ci lasciano un grande rammarico. L’unico modo per non avere rimpianti è quello di dare tutto quello che si ha e di fare il possibile per raggiungerli, poi se si perde si può solo accettare la sconfitta e allenarsi di più per la prossima sfida.Quest’ultimo caso è successo a me e Topo sabato sul Grappa. L’obiettivo prefissato ad inizio stagione era stare sotto 1 h 53 m per l’ascesa classica dalla statale Cadorna, noi ci abbiamo impiegato rispettivamente 1 h 53 m 38 s e 1 h 54 m 45 s. La giornata era ottima, sole, poca umidità, temperatura sui 20 °C alla partenza ore 8.45 da Semonzo. Confermando di essere sempre ignoranti sui pedali e non solo, come da tradizione facciamo pochi km di pianura e poi iniziamo la salita, il tempo lo prendiamo all’incrocio situato circa un km dopo la rotonda di Romano d’Ezzelino. Si parte subito con pendenze importanti intorno al 10%, Topo non ha buone sensazioni, gambe un po’ pesanti, ovviamente penso tra me e me che sia pretattica, io invece mi ritrovo una buona gamba totalmente diversa dall’altra scalata fatta con l’ing. Maso, ma il Monte Grappa è molto lungo e riserva numerose insidie soprattutto nel finale, bisogna quindi rimanere concentrati e non strafare all’inizio se no poi la salita (... come con il vino!) non ti perdona. Aver fatto lo Stelvio 20 giorni fa da comunque i suoi frutti e il ritmo è sostenuto circa 11-13 km/h, non scendiamo mai sotto i 10. A metà salita respiriamo nel tratto in falsopiano e mangiamo i nostri gel, tiriamo a turno sopra i 30 km/h. Il Grappa lo conosciamo bene, gli ultimi sette chilometri sono tosti e non mollano mai, è la che si decide la sfida, manteniamo comunque un buon ritmo sui 11-14 km/h. È importante su una salita così lunga ogni tanto alzarsi sui pedali e cambiare posizione, il battito cardiaco ne risente aumentando un po’ ma le gambe ne traggono benefici. Agli ultimi 2 km Topo alleggerisce di un dente e rallenta di circa mezzo km/h, io mantengo la stessa andatura e mi attacco dietro ad uno in mountain bike che mi tira il collo e per non farmi staccare mi fa andare fuori soglia sui 175 battiti. Arriviamo puntuali in cima alle 10.55 e ritroviamo l’ing. Maso con un suo amico, Andrea, un pisano che voci da stadio dicono abbia la mamma livornese (…non so se sia vero!!). Loro hanno fatto il versante da Semonzo in circa 1 h 41 m, complimenti!! Peccato non aver raggiunto l’obiettivo ma abbiamo dato tutto, di più non ne avevamo, ma lo spirito del Drink Bike Team è quello di non mollare mai, il Grappa rimane là e prima o poi la vita riserva sempre un'altra occasione. Giornata splendida, ottima compagnia, e tanta gente in cima al Rifugio Bassano, io e Topo siamo stati anche presi in giro dai comici Carlo e Giorgio che facevano gag ripresi dalle telecamere….magari andremo in tv. Andrea si è dimostrato una persona di compagnia, di esperienza e con buone chance per poter far parte del nostro gruppo, ma altre prove e altre salite lo attendono.
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I Pro tutti insieme a Cima Grappa |
08 Settembre 2012: l'ascesa insidiosa da Possagno, salita da scalatori puri! (resoconto di Andrea)
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Gli scalatori di giornata |
Grandeee Tuzzeee!!! Sei il numero uno! e continua a schiacciare
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